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32. Ipertensione
Ipertensione cronica in gravidanza: riduzione dell’attività fisica, il
riposo a letto è uno dei provvedimenti più importanti. Evitare fumo, alcool e FANS. Quando possibile ridurre il peso prima di intraprendere una gravidanza (Seely, Circulation 129; 1254: 2014). Appropriata quantità di sale con la dieta (non superiore a 2-5 g/die). Un’eccessiva quantità di sodio può aggravare l’ipertensione, ma un’insufficiente quantità può determinare una diminuzione della perfusione placentare. Molte delle pazienti con ipertensione lieve o media non richiedono trattamento farmacologico. Tuttavia, nei casi in cui questo fosse richiesto, l’α metildopa è il farmaco di prima scelta (The Medical Letter, 10; 2017) sebbene recenti linee guida ne consigliano la sostituzione in quanto può associarsi a sedazione, ipotensione posturale e depressione (Bramham, BMJ 346, f894; 2013). Il Labetalolo è spesso raccomandato come alternativa di prima scelta (Seely, Circulation 129; 1254: 2014), mentre nell’ambito dei calcioantagonisti, la Nifedipina a lunga durata d’azione è la più utilizzata (The Medical Letter, 10; 2017). I diuretici sono sconsigliati, a meno che non vi sia edema polmonare o scompenso cardiaco, perché riducono bruscamente il flusso placentare e presentano il rischio di oligo-idramnios. ACE-inibitori e ARB sono controindicati per il rischio di malformazioni o morte neonatale (The Medical Letter, 10; 2017). In caso di trattamento farmacologico precedente lo stato di gravidanza, può essere necessario ridurre il dosaggio degli antipertensivi o procedere con la sospensione se PA <130/80 mmHg (Seely, Circulation 129; 1254: 2014). Valori di PA sistolica ≥160 mm Hg o di PA diastolica ≥110 mm Hg richiedono somministrazione di terapia endovena come Labetalolo o Idralazina, in base alle esperienze riportate nei casi di preeclampsia severa (Seely, Circulation 129; 1254: 2014). In caso di eclampsia vedi cap 86 par 12. Ipertensione durante l’allattamento: l’allattamento dovrebbe essere sempre incoraggiato anche se alcuni farmaci possono ritrovarsi nel latte, seppure a concentrazioni inferiori rispetto al plasma materno (Seely, Circulation 129; 1254: 2014). Va posta attenzione nell’uso dell’Atenololo, per riportati casi di letargia e bradicardia nei lattanti (Seely, Circulation 129; 1254: 2014). Tra i farmaci consigliati Labetalolo, Metildopa, Captopril, Enalapril e Nifedipina a lunga azione (Bramham, BMJ 346, f894; 2013). Controindicato l’uso dei diuretici, per la possibile riduzione della produzione del latte materno (Seely, Circulation 129; 1254: 2014) (vedi tab. 32.1.1). Ipertensione nei giovani <55 aa: i farmaci di scelta sono ACE-inibitori e ARB seguiti da diuretici e calcio antagonisti (Ritter, BMJ 342, 1673; 2011). Ipertensione nei bambini: di scelta i calcioantagonisti, β bloccanti e gli ACE-inibitori, questi ultimi sono controindicati quando c’è associata una patologia nefrovascolare bilaterale (Tullus, Lancet 371, 1453; 2008). Ipertensione associata a vasculopatie periferiche: utili i diuretici, i calcioantagonisti (di prima scelta), gli ACE-inibitori, sconsigliati i β bloccanti. Ipertensione nefrovascolare: utile un’angioplastica dell’arteria renale anche se non sempre risolutiva (Tullus, Lancet 371, 1453; 2008). Ipertensione associata a epatopatie: sconsigliati il Labetalolo, la Reserpina e l’α metil-dopa. Utili i calcioantagonisti. Ipertensione associata a broncopneumopatia cronica: calcioantagonisti, ACE-inibitori, diuretici (possono aumentare la densità delle secrezioni). Controindicati i β bloccanti. Ipertensione associata a gotta: calcioantagonisti, ACE-inibitori. Sconsigliati i diuretici e i β bloccanti. Ipertensione associata a ulcera peptica: evitare Reserpina, Guanetidina, Guanabenz e Spironolattone. Utili i calcioantagonisti. Ipertensione associata a immunopatie: evitare α metil-dopa, idralazina e ACE-inibitori. Ipertensione associata a emicrania: indicati β bloccanti senza ISA e calcioantagonisti. Sconsigliati vasodilatatori, Nifedipina e Doxazosin.