47. Miscellanea gastrointestinale
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stipsi grave o cronica, pancreatite o malattia pancreatica strutturale (The Med. Letter 23; 2016). Antibiotici e probiotici utili per modulare la flora batterica intestinale e modificare il decorso della malattia. La Rifaximina, antibiotico non assorbibile, ha dimostrato di migliorare significativamente la sintomatologia e il gonfiore, dopo 4 settimane di terapia. Tale effetto sembra essere più duraturo se il trattamento è >12 settimane. Efficaci anche Neomicina e Metronidazolo (Halland, BMJ 350, h1622; 2015). I probiotici, batteri vivi o attenuati o loro derivati, hanno potenziali effetti benefici come effetti antiinfiammatori, miglioramento dell’ipersensibilità viscerale, con una maggiore efficacia da parte dei bifidobatteri. Terapie emergenti. Lubiprostone e Linaclotide (entrambi non in commercio in Italia) agiscono rispettivamente sui recettori dei canali del cloro e della guanilato ciclasi del tratto gastrointestinale (Ford, BMJ 345, e5836; 2012). Entrambi agiscono stimolando la secrezione intestinale e il transito. Utili in caso di stipsi cronica idiopatica e nei casi di intestino irritabile dove prevale la stipsi. Posologia: Lubiprostone 8 mcg/12h, Linaclotide 290 mcg/die (Velasco, Current Therapy 2017). Sequestranti degli acidi biliari, come Colestiramina, Covesevelam, Colestipolo (non disponibile in Italia), gli inibitori dei trasportatori degli acidi biliari e la supplementazione di enzimi pancreatici sono terapie emergenti ancora in fase di valutazione (Ford, BMJ 345, e5836; 2012). I sequestranti degli acidi biliari possono aumentare il tempo di transito nel colon e migliorare i sintomi, ma i dati a disposizione sono limitati (The Med. Letter 23; 2016). Possono provocare stipsi, pirosi, nausea, eruttazione, flatulenza e gonfiore e alterare l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Il Colesevelam è meglio tollerato rispetto alla Colestiramina o al Colestipolo (The Med. Letter 23; 2016).
10. GASTRITE Acuta
La terapia andrà individualizzata in base alla causa. Il riposo a letto e il digiuno, finché la nausea e il vomito non saranno risolti, potranno essere di aiuto. Evolvono spesso in ulcere anche se asintomatiche. Sospendere eventuali terapie gastrolesive, tipo FANS e Aspirina, antinfiammatori, cortisonici ecc (Kethu, Current Therapy 2010). È frequentemente in gioco (30-50% dei casi) l’Helicobacter pylori e può essere utile una terapia antibiotica (vedi cap 41). La terapia medica potrà essere fatta con Metoclopramide o antistaminici H2 o inibitori della pompa protonica o, solo in caso di terapia con antinfiammatori, analoghi delle prostaglandine (vedi cap 41).
Cronica
Tranne per i casi associati ad anemia perniciosa (vedi cap 48 par 2) o deficienza di ferro, la terapia offre solo vantaggi parziali. Andranno eliminati tutti i fattori aggravanti quali il fumo, l’alcool, il caffè e i farmaci gastrolesivi. L’ipergastrinemia, se presente per lungo tempo, come nella gastrite aftrofica, può comportare un rischio maggiore di sviluppare carcinoidi e adenocarcinoma dello stomaco (Kethu, Current Therapy 2010), utile perciò un follow up. La causa più frequente è un’infezione da Helicobacter pylori che va adeguatamente trattata (vedi cap 41).
11. ILEO Meccanico
Correzione delle alterazioni dell’equilibrio idroelettrolitico e acido-base
(cap 22). Decompressione con sondino naso-gastrico o con sondino intestinale tipo Cantor o Miller-Abbot.