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SIMPATICOMIMETICI
Vengono distinti in α stimolanti, β1 e β2 stimolanti e α−β stimolanti. a) α stimolanti: aumentano le resistenze arteriolari periferiche e di conseguenza il lavoro cardiaco. La perfusione tissutale risulta ridotta. Possono provocare la riduzione del volume del sangue circolante e del volume minuto. Non hanno azione diretta sul miocardio. Azione simile è posseduta dall’angiotensina II che ha però una struttura diversa. In questo gruppo ricordiamo la Noradrenalina Noradrenalina Monico e altri, la Metossamina e la Fenilefrina (disponibile solo per gtt nasali o oftalmiche ed in associazione con FANS o paracetamolo per os). b) β stimolanti: riducono il tono arteriolare. La pressione sanguigna può diminuire se non viene aumentata la massa sanguigna. La loro azione sul cuore provoca un aumento della frequenza, della forza di contrazione e dell’eccitabilità ventricolare. Provocano broncodilatazione (recettori β2). In questo gruppo ricordiamo: Isoproterenolo, Dobutamina Miozac, Prenalterolo: β1 Orciprenalina Alupent (non disponibile in commercio in Italia): β1 e β2 Salbutamolo Ventolin, Fenoterenolo, Dosberotec, Rimiterolo, Formoterolo Foradil: β2 c) α‑β stimolanti: a piccole dosi aumentano il volume minuto, mentre la vasocostrizione arteriolare è minima, ad alte dosi prevale l’effetto α‑mimetico. In questo gruppo ricordiamo l’Adrenalina, il Metaraminolo Levicor (non in commercio in Italia) e la Mefentermina Wyamina (non in commercio in Italia). Tab. 6.0.1 Sede dei principali recettori adrenergici e meccanismi d’azione Recettore adrenergico
Sito
Azione
β1
miocardio nodo del seno conduzione AV
aumenta la contrattilità tachicardia sinusale accelera la conduzione
β2
arteriole bronchi
vasodilatazione broncodilatazione
α
arteriole
vasocostrizione
1. CATECOLAMINE Indicazioni Controindicazioni
asma bronchiale
shock
blocco AV ipertonie o ipercinesie uterine (vedi cap 86 par 12).
angina
ipertensione
ipertiroidismo
Agonisti diretti non selettivi Noradrenalina Tartrato Noradrenalina f ev 1 mg. È prevalentemente α stimolante e lievemente β1, provoca costrizione di tutti i vasi, non aumenta la gittata cardiaca pur provocando una contrazione cardiaca più sostenuta (The Med. Letter 1377; 2012). Preferita alla Dopamina nello shock settico e nello shock cardiogeno (The Med. Letter 1377; 2012). Non provocherebbe, come ritenuto in passato, riduzione della perfusione renale e splancnica. È meno tachicardizzante e ipertensivo dell’Adrenalina. Viene somministrato solo per infusione venosa (per os è inefficace) e gli eventuali stravasi, che possono provocare lesioni ischemiche, vengono trattati con infiltrazioni