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Prodotti ittici
COME AVVIENE LA LAVORAZIONE DI CONSERVE, FARINE E OLI
La lavorazione delle conserve prevede diverse fasi. Il pesce congelato sulle imbarcazioni arriva agli stabilimenti di lavorazione dove è decongelato, tagliato e posizionato in contenitori nei quali avviene il dissanguamento in acqua corrente. I tranci sono cotti al vapore, raffreddati e asciugati finché il prodotto non raggiunge un’umidità del 65-67%. Vengono quindi puliti, eliminando pelle, spine e parti alterate o ossidate, e poi inscatolati. Dopo aver inserito l’olio, preferibilmente di oliva, e il sale, le scatole sono sottoposte a trattamento termico (121 °C per un’ora per le confezioni da 170 grammi) e raffreddate. Infine, sono lasciate a maturare per far penetrare l’olio nei tessuti. Sono esempi di conserve il caviale e le marinate.
Come si producono farine e oli Per la produzione di farine e oli si utilizzano il pesce non venduto, gli scarti della pesca e gli avanzi della lavorazione dei conservati, che sono triturati e poi sottoposti a bollitura prolungata e decantazione. La fase liquida è sottoposta a centrifugazione per ottenere olio che è confezionato dopo essere stato raffinato. I residui della centrifugazione sono sottoposti a concentrazione e poi uniti alla fase solida che, previa essiccazione, è sottoposta a macinazione, insilata e confezionata. Le farine sono ricche di proteine (mediamente il 70%) e di fosforo. Sono impiegate nella zootecnia e per l’alimentazione di animali domestici.
ESERCIZIO 1 2 3 4 5
Il pesce arriva fresco agli stabilimenti di lavorazione delle conserve Il dissanguamento del pesce avviene negli stabilimenti in acqua corrente L’olio utilizzato per la preparazione di conserve è prevalentemente olio di semi Le scatole vengono sottoposte a trattamento termico e successivamente raffreddate Per la produzione di farine e oli si utilizzano pesce non venduto e scarti
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