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I prodotti agroalimentari delle regioni italiane
Il latte, i latticini e i formaggi Il latte di bufala è utilizzato nella produzione del formaggio più famoso della Campania, la Mozzarella di Bufala DOP, ma trova impiego anche per la Ricotta di Bufala Campana DOP, la provola affumicata e lo stracchino. Il latte vaccino è usato nella versione sia pura sia mista: • puro è alla base della preparazione del fiordilatte campano, del Provolone del Monaco DOP e del Caciocavallo Silano DOP; • in unione a latte ovino e caprino, è usato per il Conciato Romano di Caserta, un formaggio lavato con l’acqua di cottura di un particolare tipo di pasta (le pettole) oppure con una miscela di olio, aceto e peperoncino. Infine, esiste anche una certa varietà di formaggi ovini e caprini. Fra i secondi rientra il caso peruto, stagionato prima sott’aceto e poi sott’olio. Prodotti DOP • • • • • • • • • • • • • • •
Fico Bianco del Cilento Cipollotto Nocerino Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Olio extravergine d’oliva Cilento Olio extravergine d’oliva Colline Salernitane Olio extravergine d’oliva Irpinia – Colline dell’Ufita Olio extravergine d’oliva Penisola Sorrentina Olio extravergine d’oliva Terre Aurunche Caciocavallo Silano Mozzarella di Bufala Campana Provolone del Monaco Ricotta di Bufala Campana Colatura di alici di Cetara Oliva di Gaeta
Prodotti IGP • • • • • • • • • • •
Marrone di Serino/Castagna di Serino Rucola della Piana del Sele Castagna di Montella Limone Costa d’Amalfi Limone di Sorrento Marrone di Roccadaspide Melannurca Campana Nocciola di Giffoni Carciofo di Paestum Pasta di Gragnano Vitellone bianco dell’Appennino Centrale
I vitigni L’enologia campana vanta alcuni vini di grande pregio, prodotti a partire da vitigni autoctoni storicamente coltivati su questo territorio, tra i quali rientrano, oltre a Falanghina, Falerno del Massico, Piedirosso e Sciascinoso, l’Aglianico, il Greco di Tufo e il Fiano. L’Aglianico, in particolare, è considerato il più nobile fra i vitigni del Sud Italia, dove fu introdotto nel VII-VI secolo a.C., probabilmente dalla Grecia. Se il Fiano, coltivato sulle verdi colline irpine, era già apprezzato in epoca medievale, il Greco di Tufo pare essere invece il vitigno più antico tra quelli dell’Avellinese, dove fu “esportato” dall’area vesuviana: un affresco risalente al I secolo a.C. ritrovato a Pompei fa infatti espresso riferimento al “vino Greco”.
Vini DOP Vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita • • • •
Aglianico del Taburno Fiano di Avellino Greco di Tufo Taurasi
Vini DOP Vini a Denominazione di Origine Controllata Aversa Campi Flegrei Capri Casavecchia di Pontelatone Castel San Lorenzo Cilento Costa d’Amalfi (con o senza sottozone Furore Ravello/ Tramonti) • Falanghina del Sannio (con o senza sottozone Guardia Sanframondi/Guardiolo/ Sant’Agata dei Goti/Solopaca/ Taburno) • • • • • • •
• Falerno del Massico • Galluccio • Irpinia (con o senza sottozona Campi Taurasini) • Ischia • Penisola Sorrentina (con o senza sottozone Gragnano/ Lettere o Sorrento) • Sannio (con o senza sottozone Guardia Sanframondi/Guardiolo/ Sant’Agata dei Goti/Solopaca/ Solopaca Classico/Taburno) • Vesuvio Vini IGP • • • • • • • • • •
Benevento/Beneventano Campania Catalanesca del Monte Somma Colli di Salerno Dugenta Epomeo Paestum Pompeiano Roccamonfina Terre del Volturno