PERCORSO ANTOLOGICO
T 20 Canto amebeo d’amore Carmina III, 9 ITALIANO
La passione d’amore non conduce mai Orazio a esiti rovinosi: l’amore è trattato nella sua poesia come un gioco delizioso e leggero, alieno da ogni forma di eccessivo coinvolgimento. Ne è un esempio questo carmen in forma di dialogo tra il poeta e una ragazza di nome Lidia: il tema dell’abbandono e della riconciliazione non dà origine a stati di sofferenza e di approfondimento psicologico, ma a una melodica scenetta a due voci. Sullo sfondo, il nome di un’altra donna (Cloe) e di un altro uomo (Calais), avventure erotiche (si immagina) prive anch’esse di complicazioni sentimentali. Prevalgono in questa lirica l’elemento strutturale e il gusto per le simmetrie: le sei strofe sono equamente divise fra i due amanti; ciascuna delle tre coppie rappresenta un momento diverso della storia, proiettato il primo nel passato, il secondo nel presente, il terzo nel futuro. Nelle prime due coppie le battute di Lidia ricalcano quelle di Orazio: l’ultima strofa si discosta dallo schema, consegnando al lettore, nei versi centrali (22-23), un realistico e icastico ritratto del poeta.
«Finché io ti piacevo, e nessun giovane, più di me amato, cingeva le braccia intorno al tuo collo splendente, io vissi più felice dei re d’Oriente». 5
«Fino a che per un’altra non bruciasti d’amore, e Lidia non venne dopo Cloe, Lidia dalla molta fama, io vissi più gloriosa di Ilia romana». «Cloe di Tracia ora mi tiene, maestra 10 nei soavi accordi, padrona della cetra, e io non avrei paura di affrontarla, la morte, solo che i fati, vita mia, risparmino lei». «M’infiamma, con mutuo ardore, Càlais figlio d’Ornito di Turi, per cui 15 due volte vorrei morire, solo che i fati, vita mia, risparmino lui». «E se l’antica Venere tornasse, riunendo sotto un bronzeo giogo chi fu diviso? Se la bionda Cloe fosse congedata, e la porta 20 si riaprisse per Lidia scacciata?» «Anche se è più bello di un astro, lui, e tu più leggero di un sughero, più iroso dello sfrenato Adriatico, è con te che vorrei vivere, con te morrei contenta». 4. dei re d’Oriente: «I re di Persia erano proverbiali per i loro tesori e beatus esprime innanzitutto la felicità fondata
sulla ricchezza» (La Penna). 8. Ilia: Rea Silvia, madre di Romolo e Remo.
@ Casa Editrice G.Principato
14. Turi: città greca della Lucania, sul mar Ionio.
245