PERCORSO ANTOLOGICO
per quas Latinum nomen et Italae crevere vires famaque et imperi 15 porrecta maiestas ad ortus solis ab Hesperio cubili. Custode rerum Caesare non furor civilis aut vis exiget otium, non ira, quae procudit ensis 20 et miseras inimicat urbis. Non qui profundum Danuvium bibunt edicta rumpent Iulia, non Getae, non Seres infidique Persae, non Tanain prope flumen orti.
con le quali il nome latino e le forze d’Italia sono cresciute e la fama e il prestigio 15 dell’impero si sono estesi dall’esperio giaciglio del sole fin là dov’esso sorge. Fin quando Cesare sarà custode dello stato, né il furore civile o la violenza scacceranno la pace, né l’ira che affila le spade 20 e inimica le infelici città. Non coloro che bevono le acque del profondo Danubio violeranno gli editti giulii, non i Geti, non i Seri o gli infidi Persiani, non coloro che sono nati presso il fiume Tanai.
16. ab Hesperio cubili: immagine preziosa per indicare l’estremo occidente, dove il sole s’inabissava mitologicamente nel sonno. 21-24. Danuvium... Getae... Seres...
Persae... Tanain: sintetica ed elegante galleria di popoli sottomessi a Roma: lungo le rive del Danubio abitavano Daci, Vindèlici e Pannoni; in Tracia, al confine con i Daci, i Geti; nel lontano
@ Casa Editrice G.Principato
Oriente i Seri; gli Sciti lungo le rive del Tanai (l’odierno Don); i Persiani sono (con variatio onomastica) gli stessi Parti precedentemente indicati.
259