Aurea dicta edizione Gialla - V3

Page 103

3. Saperi specialistici e cultura enciclopedica nella prima età imperiale

Educazione CIVICA Salus, valetudo, humanitas ▰ La tutela della salute Attualmente il diritto

alla salute è riconosciiuto da una serie di trattati internazionali, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, che all’articolo 25 sancisce che «ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia». Sempre nel 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità elaborò una definizione della salute rimasta canonica: «La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità». Nello stesso anno la Costituzione italiana, all’articolo 32, definiva con chiarezza i termini e i limiti del diritto alla salute: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Da sottolineare come i costituenti abbiano avvertito la necessità di un equilibrio tra «diritto dell’individuo» (quindi espressione della sua libera autodeterminazione) e «interesse della collettività» (interesse generale, che in uno stato di emergenza può prevalere sulla libertà individuale) e abbiano tutelato la libertà individuale da abusi illegali, anche in tema di salute.

▰ Salus e Valetudo Nell’antica Roma naturalmente non esisteva un simile “diritto alla salute”, così come non esistevano ospedali veri e propri, ma piuttosto ambulatori (tabernae medicae) in tutto simili a laboratori artigianali: tale era la «domus del chirurgo» ritrovata a Rimini negli scavi condotti a partire dal 1989. Tuttavia era fortemente percepita l’importanza dell’igiene pubblica: in particolare si prestava attenzione alla qualità delle acque, come è testimoniato dalla cura per gli acquedotti e dalla diffusione degli stabilimenti termali. D’altra parte la cura per la salute incrociava uno dei temi prediletti della cultura romana: la vita rustica, con le sue fatiche e la sua paupertas, era spesso lodata perché più salutare di quella urbana, insidiata da mille fastidi e pericoli, fonte di malattia fisica e di turbamento psichico. Un famoso denarius del 49 a.C., coniato da un certo Manio Acilio Glabrio, presenta sul recto la testa della dea Salus e sul verso la figura intera della Valetudo che, appoggiata a una colonna, osserva un serpente. A un serpente è associato anche l’arrivo a Roma del dio Asclepio (il greco Esculapio), nel 293 a.C., a seguito di un’epidemia devastante. La dea Valetudo corrisponderebbe alla greca Igea, figlia di Esculapio:

il nome valetudo in realtà è vox media che, a seconda dell’aggettivo che l’accompagna o del contesto in cui è inserito, può indicare tanto la buona salute quanto la malattia. Valetudinaria erano chiamati sia delle specie di infermerie domestiche destinate al ricovero degli schiavi, sia degli “ospedali da campo” annessi agli accampamenti militari.

▰ Medici dalla Grecia

Incardinata nelle istituzioni romane, la salus era concetto di interesse pubblico e privato, e in quanto tale cura delle autorità, perciò, nelle singole famiglie, appannaggio del paterfamilias, che vi provvedeva attraverso pratiche rituali e antichi rimedi della tradizione popolare etrusca e centro-italica. Quando, secondo il racconto di Plinio il Vecchio, nel 219 a.C. arrivò a Roma il primo medico greco, un certo Arcagato, inevitabilmente si scatenò la reazione dei conservatori, che, dopo averlo accolto con entusiasmo, lo definirono carnifex e lo esiliarono. Catone il Vecchio parlò di una vera «congiura» dei greci attraverso i medici; la sua diffidenza riecheggia ancora nel libro XXIX della Naturalis historia, in cui Plinio traccia una sintetica e assai faziosa storia della medicina in Grecia e a Roma: Discunt periculis nostris et experimenta per mortes agunt, medicoque tantum hominem occidisse inpunitas summa est, «Imparano a nostro rischio e conducono esperimenti attraverso la morte, e soltanto per il medico l’aver ucciso un uomo è motivo di assoluta impunità» (Nat. hist. XXIX, 18). Complottismo e diffidenza “anti-scientifica” trovarono terreno fertile nella vena antiellenica che percorre a lungo la storia di Roma, anche quando ormai la cultura greca vi si era ampiamente diffusa. Tuttavia, in epoca imperiale la medicina si impose come ars, «tecnica», appresa peraltro attraverso testi specialistici e praticantato, senza un percorso di studi definito: perciò non mancavano di certo i ciarlatani, su cui ironizza Marziale (notissimo l’Epigramma I, 47 [ T9b, cap. 8]).

▰ Tecnica e humanitas In Celso e in Scribonio

Largo compare il tema dell’humanitas, dell’amicizia e della vicinanza tra medico e paziente, secondo una prospettiva tuttora assai feconda: al volto tecnico e oggettivo della medicina si affianca quello empatico e compassionevole del medico, alla pura registrazione dei sintomi si accosta l’ascolto del paziente. Atteggiamento ben descritto proprio da Celso: cum par scientia sit, utiliorem tamen medicum esse amicum quam extraneum, «a parità di competenze, è più efficace un medico che sia amico, piuttosto che estraneo» (De medicina, Proemio, 73) e ben sintetizzato da Seneca Figlio: quamvis in morbo aeger sit, non tamen idem est aeger et morbus, «benché il malato abbia una malattia, malato e malattia non sono la stessa cosa» (De beneficiis, 6, 2, 1).

101 © Casa Editrice G. Principato


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

T 12 Nuovi spettacoli: il pugnale di ghiaccio (Epigrammata IV, 18) LAT IT

1min
page 301

T 11 Epigrammi funebri (Epigrammata V, 34 e 37) LAT IT

3min
pages 299-300

T 6 Spettacoli: un cruento pantomimo (Liber de spectaculis 7) LAT IT

3min
pages 292-293

della signora Inzaghi

2min
page 298

Leggere un TESTO CRITICO Il realismo di Marziale (M. Citroni

2min
page 295

T 9 Epigrammi satirici (Epigrammata I, 10; I, 47; II, 38; VIII, 10; X, 8; X, 91) LAT IT

1min
page 294

T 10 Quadri di vita romana: lo sfratto di Vacerra (Epigrammata XII, 32) LAT IT

3min
pages 296-297

T 4 La vita a Bilbili (Epigrammata XII, 18) LAT IT

1min
page 290

T 5 Spettacoli: la sfilata dei delatori (Liber de spectaculis 4) LAT IT

1min
page 291

Verifica finale

2min
page 273

Bibliografia essenziale 286 Sintesi

3min
pages 288-289

T 2 Hominem pagina nostra sapit (Epigrammata X, 4) LAT IT T 3 Lasciva est nobis pagina, vita proba (Epigrammata I, 4) 280 ONLINE

5min
pages 281-282

T 4 Il dissidio interiore di Medea (Argonautica VII, 305-326) IT

2min
page 271

Il genere LETTERARIO L’epigramma in Grecia e in Roma

3min
page 279

MAPPA

0
page 272

Marziale nel tempo

2min
page 286

COMPITO DI REALTÀ Epigrammi moderni

1min
page 287

Bibliografia essenziale 266 Sintesi

1min
page 268

Bibliografia essenziale 248 Sintesi

6min
pages 251-253

T 2 Dal proemio delle Argonautiche (Argonautica I, 1-4) LAT IT

4min
pages 263-264

Quintiliano nel tempo

2min
page 250

T 1 Vantaggi della scuola pubblica (Institutio oratoria I, 2, 17-22) IT

2min
page 244

Educazione CIVICA Scuola e istruzione

5min
pages 245-246

Institutio oratoria Struttura e contenuti dell’opera: i dodici libri

3min
page 243

4 Quintiliano

2min
page 242

Fine del mecenatismo nell’età dei Flavi

4min
pages 239-240

Verifica finale

2min
pages 232-233

LABORATORIO Dum versas te, nox fit (Satyricon 41, 9-12

2min
page 230

Leggere un TESTO CRITICO Una chiave di lettura per l’episodio di Crotone: la legge dell’inversione (P. Fedeli

3min
page 228

MAPPA

1min
page 231

T 4 La novella della matrona di Efeso (Satyricon 110, 6-113, 2) IT

5min
pages 223-224

T 6 Contro l’epica storica (Satyricon 118) IT 227 ONLINE T 7 Un’ambigua dichiarazione di poetica (Satyricon 132, 15) LAT IT 227 ONLINE T 8 Una suasoria antropofagica (Satyricon 141) LAT IT

2min
page 229

Dialogo con i MODELLI Un racconto filosofico di Voltaire: Zadig

3min
page 225

CULTURA e SOCIETÀ Gli uomini-lupo

2min
page 222

Satyricon: che cosa significa questo titolo?

5min
pages 197-198

T 2 Cena Trimalchionis: l’ingresso di Trimalchione (Satyricon 32-34) LAT IT

8min
pages 214-216

Ambiguità prospettica del Satyricon: le discussioni letterarie

2min
page 206

Sintesi

3min
page 210

Leggere un TESTO CRITICO Soggettivismo e obiettività: un’illusione di vita concreta nello «specchio doppio» della narrazione (E. Auerbach

2min
page 205

Il Satyricon nel tempo

2min
page 209

T 1 Una disputa de causis corruptae eloquentiae (Satyricon 1-4) IT

6min
pages 211-213

Verifica finale

2min
page 193

T 20 Claudio sale in cielo (Apokolokyntosis 5-7, 1) IT

3min
page 183

LABORATORIO Magni animi est magna contemnere (Epistulae ad Lucilium 39, 4-5

4min
pages 190-191

MAPPA

0
page 192

COMPITO DI REALTÀ Lettere a Seneca

2min
page 189

T 21 Il furore di Medea (Medea 116-178) IT

9min
pages 184-187

T 16 Membra sumus corporis magni (Epistulae ad Lucilium 95, 51-53) LAT

7min
pages 179-180

T 19 Il progresso delle scienze (Naturales quaestiones VII, 25, 1-4) LAT IT

5min
pages 181-182

T 11 Il potere corruttore della folla (Epistulae ad Lucilium 7, 1-5) LAT

10min
pages 164-166

Confronti INTERTESTUALI Dalle Confessioni di Agostino: il contagio della folla

2min
page 168

Vita QUOTIDIANA a ROMA Gli spettacoli circensi nell’epistola 7 a Lucilio

3min
page 167

Il dibattito FILOSOFICO I timori delle pene infernali: anche Cicerone confuta Epicuro

1min
page 170

T 12 La libertà del saggio (Epistulae ad Lucilium 8, 1-7) IT

2min
page 169

T 14 Dio è in noi (Epistulae ad Lucilium 41, 1-5) LAT

12min
pages 171-174

La condizione degli schiavi nel pensiero cristiano delle origini: le lettere degli apostoli

4min
pages 177-178

Leggere un TESTO CRITICO Il senso del sacro nei culti di Roma arcaica R. Bloch

3min
page 175

T 4 Elogio di Claudio (Consolatio ad Polybium 7) LAT IT 147 ONLINE T 5 Otiosi e occupati (De brevitate vitae 14) LAT IT

8min
pages 149-151

T 8 Taedium vitae e commutatio loci (De tranquillitate animi 2, 13-15) LAT

7min
pages 155-156

T 9 L’uso del tempo (Epistulae ad Lucilium 1) LAT

3min
page 158

Educazione CIVICA Il paternalismo politico, dalla clementia al nudging

2min
page 154

Dialogo con i MODELLI Il motivo del taedium vitae in Lucrezio e in Orazio

2min
page 157

Le FORME dell’ESPRESSIONE Il linguaggio dell’interiorità

8min
pages 159-160

Leggere un TESTO CRITICO Un tema centrale nelle filosofie ellenistiche: la «cura di sé» (M. Foucault

2min
page 163

T 10 Le letture (Epistulae ad Lucilium 2) LAT IT

4min
pages 161-162

T 3 L’esame di coscienza (De ira III, 36) LAT IT

2min
page 148

Verifica finale

2min
page 119

Un titolo oscuro e variamente decifrato: Apokolokyntosis

2min
page 133

Seneca nel tempo

4min
pages 139-140

Le opere di Seneca non pervenute

2min
page 123

Il genere LETTERARIO La satira menippea

3min
page 134

Opere filosofiche di Seneca

8min
pages 141-143

T 1 Solo la morte ci rende liberi (Consolatio ad Marciam 19, 3-20, 3) IT T 2 Esempi di ferocia bestiale: Alessandro, Silla, Catilina, Caligola

5min
pages 146-147

MAPPA

1min
page 118

Naturalis historia VII, 21-32 passim) IT

4min
pages 112-113

Educazione CIVICA Plinio il Vecchio, eroe del pensiero e dell’umanità

2min
page 114

Bibliografia essenziale 115 Sintesi

3min
page 117

8 I trattati di Sesto Giulio Frontino, curator aquarum

5min
pages 115-116

Le opere non pervenute di Plinio: un vasto e variegato catalogo

8min
pages 108-111

De re rustica, praefatio1-4 passim) IT

2min
page 106

7 La Naturalis historia di Plinio il Vecchio

2min
page 107

T 14 La virtù di Catone (Pharsalia IX, 378-410) LAT IT 92 ONLINE T 15 «Al nume non occorrono parole» (Pharsalia IX, 544-586) IT

2min
page 94

MAPPA

1min
page 96

6 Agricoltura: il De re rustica di Columella

2min
page 105

2 Il progetto enciclopedico di Celso

1min
page 100

Verifica finale

2min
page 97

Un personaggio contraddittorio: il Catone di Lucano

2min
page 95

3 Gastronomia: il De re coquinaria di Apicio

2min
page 101

Educazione CIVICA Salus, valetudo, humanitas

4min
page 103

T 11 La quercia ed il fulmine (Pharsalia I, 129-157) LAT IT

3min
pages 86-87

Dialogo con i MODELLI Il monologo della maga Erìttone nel Faust di Goethe

2min
page 93

T 8 Malattie del corpo e malattie dell’animo (Saturae III, 60-118) LAT IT

8min
pages 80-83

Leggere un TESTO CRITICO Il simbolismo della quercia e del fulmine (E. Narducci

2min
page 88

T 12 Macabro rito di necromanzia (Pharsalia VI, 719-729; 750-821) IT

9min
pages 89-92

T 9 Elogio del maestro Anneo Cornuto (Saturae V, 1-51) LAT IT T 10 Sulla spiaggia di Luni, d’inverno (Saturae VI, 1-33) LAT IT 83 ONLINE

5min
pages 84-85

Lucano nel tempo

2min
page 74

COMPITO DI REALTÀ Un mondo di favole molto reali

2min
page 75

Le opere perdute di Lucano

5min
pages 66-67

6 La poesia epica: Lucano

2min
page 65

Le Satire II-VI di Persio: i temi trattati

3min
page 61

5 La poesia satirica: Persio

1min
page 58

T 3 Una dichiarazione di poetica (Choliambi) LAT IT

4min
pages 59-60

Persio nel tempo

2min
page 64

T 2 Un aneddoto di attualità (Fabulae II, 5) IT

1min
page 55

Dialogo con i MODELLI Fedro ed Esopo

3min
page 54

sulloscaffale Uno studio su Tiberio; due poemetti di Giovanni Pascoli

3min
page 29

MAPPA

0
page 42

fontivisive La gemma Claudia

1min
page 30

Le nuove forme del dissenso nell’età del principato

4min
pages 46-47

Verifica finale

2min
page 43

3 Le favole di Fedro

1min
page 50

Il genere LETTERARIO La favola

2min
page 51

T 1 La favola del lupo e dell’agnello (Fabulae I, 1) LAT IT

4min
pages 52-53
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.