PROFILO STORICO
PERCORSO ANTOLOGICO
T 2 Hominem pagina nostra sapit Epigrammata X, 4 LATINO ITALIANO
Nota metrica: distici elegiaci.
In questo epigramma Marziale proclama con forza il suo rifiuto della mitologia, accennando a numerosi miti consacrati dalla tradizione; li definisce monstra e vana ludibria privi di interesse, da cui non si può trarre alcun giovamento. Celebri i versi 8 e 10, dove l’autore esorta la poesia contemporanea ad appropriarsi della vita reale. Nella chiusa consiglia a chi non vuole conoscere se stesso né i propri costumi di leggere piuttosto Callimaco, che negli Aitia aveva cantato le mitiche origini di culti rari e antichi.
Qui legis Oedipoden caligantemque Thyesten, Colchidas et Scyllas, quid nisi monstra legis? Quid tibi raptus Hylas, quid Parthenopaeus et Attis, quid tibi dormitor proderit Endymion? 5 Exutusve puer pinnis labentibus? Aut qui odit amatrices Hermaphroditus aquas? Quid te vana iuvant miserae ludibria chartae? Hoc lege, quod possit dicere vita «Meum est». Non hic Centauros, non Gorgonas Harpyasque 10 invenies: hominem pagina nostra sapit. Sed non vis, Mamurra, tuos cognoscere mores nec te scire: legas Aetia Callimachi. Tu che leggi un Edipo e un tenebroso Tieste e Colchidi e Scille, che altro leggi se non racconti di mostruosi miti? Che interesse puoi trovare nel rapito Ila o in Partenopeo o in Attis? Che giovamento puoi trarre da un Endimione che dorme, o da un fanciullo che ha perduto le ali che gli si sono staccate, o da un Ermafrodito che odia le acque che lo amano? A che ti servono i frivoli virtuosismi di una misera carta? Leggi i carmi, di cui la vita possa dire: «Questo è mio». Qui non troverai né Centauri, né Gorgoni, né Arpie: la nostra pagina ha il sapore dell’uomo. Ma tu, o Mamurra, non vuoi conoscere i tuoi costumi, né te stesso: leggi allora gli Aitia di Callimaco. (trad. di G. Norcio)
2. Colchidas: la Colchide, patria di Me dea, è la meta del viaggio degli Argonauti. – Scyllas: due le Scille del mito: l’una fu trasformata da Circe in mostro marino; l’altra per amore di Minosse recise il ca pello cui era legata la vita del padre, e fu trasformata in airone. 3. Hylas: durante la spedizione degli Argonauti fu rapito dalle ninfe, attirate
dalla sua bellezza. – Parthenopaeus: uno dei Sette all’assedio di Tebe (cfr. la Tebaide di Stazio [ cap. 7.1]). – Attis: dio frigio compagno di Cibele. 4. Endymion: il bellissimo pastore di cui s’innamorò, dopo averlo veduto dormire, Artemide-Selene (la Luna). 6. Hermaphroditus: figlio di Afrodite e di Hermes, fu invano amato dalla na
iade Salmacide. 9. Centauros... Gorgona Harpyasque: creature mostruose e semiferine: per metà uomini e per metà cavalli i Centau ri; anguicrinita la Gorgone; laidi uccelli dalla testa di donna le Arpie.
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